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Reattore UASB come piattaforma polifunzionale per il trattamento reflui liquidi

Vantaggi della tecnologia anaerobica alla luce delle recenti evoluzioni nella legislazione energetica ed ambientale.

22/04/2003 -- Dai test effettuati presso un consorzio di depurazione acque con scale-up da laboratorio a pilota e successiva sperimentazione prolungatasi per 2 anni sul reattore reale , una nuova frontiera si apre  per l'utilizzo dei reattori anaerobici di trattamento acque: divenire il cuore di una piattaforma polifunzionale di smaltimento reflui liquidi.

In questa nuova configurazione testata , il reattore UASB parallelamente allo smaltimento di acque reflue da industrie alimentari canalizzate, può ricevere anche reflui in cisterna ad alto carico organico ed alcune tipologie di percolato con ottime rese di abbattimento (>90% sul COD) ed altrettanto ottime rese nella produzione di biogas (per questi reflui si è ottenuto un valore vicino allo stechiometrico 0.4 Nm3/kg COD abbattuto, in metano,  con la produzione di un biogas al 75%  in CH4) . Il bioreattore così accoppiato ad un cogeneratore, può valorizzare l'energia ricavata dalla depurazione effettuata. Si produce dunque energia elettrica da fonti rinnovabili (risparmio energetico, certificati verdi, limitazione alle emissioni di CO2) in quantità tale da sostenere un piccolo aerobico per il finissaggio finale dell' effluente in uscita dal trattamento anaerobico, onde sottostare ampliamente ai limiti della tabella 3 per lo scarico in acque superficiali come descritto nel D.l.gs n° 152 dell' 11/05/99.Infine il calore cogenerato viene utilizzato per evaporare quei percolati che refrattari ad ogni trattamento biologico non offrono ulteriori alternative di trattamento. In tal modo la formazione di fanghi  il consumo di energia elettrica e di reattivi, non sono più una preoccupazione economica od ambientale come nel caso di altre soluzioni tecniche (vedi aerobico o chimico fisico) ed la piattaforma lavora a ciclo chiuso con una produzione in fanghi di circa 1/7 rispetto ad un equivalente trattamento interamente aerobico. Il calore residuo dopo l'evaporazione , servirà infine per mantenere in condizioni di massima efficienza cinetica il reattore UASB permettendo di lavorare a 30-35°C.

 

 


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Ultimo aggiornamento: 22-01-04